Project

“Behind the helmet” nasce dall’idea di mettere insieme tutto ciò che avevo prodotto, produco e producerò relativo al mondo delle corse. Dal 2007 mi sono occupato di quella che si chiamò “Sgarbo quotidiani” – nome che mai mi convinse pienamente – e che mi portai appresso nelle varie testate per cui scrissi.

Da tempo ormai non mi occupo più di giornalismo, ma non per questo ho perso la voglia di scrivere e di scavare in un passato che nella maggior parte dei casi non ho vissuto, ma ho saputo interiorizzare e fare mio tramite un profondo lavoro di ricerca e introspezione.

Lo scopo del mio scrivere infatti, non è mai stato quello di fare cronaca, parlare di numeri o avvenimenti e personaggi dei quali si sa tutto di più. Quello che amo di questo sport sono le storie, i ritratti di uomini mortali travestiti da piloti immortali, istanti magici e tempi ormai dimenticati visti da un angolazione differente. E’ il tentativo di impossessarmi di un passato mai vissuto, parlando di un’epoca a volta da me lontana ma senza dubbio viva e sentita.

E’ difficile credetemi, ma tutte le volte per magia il cerchio si chiude. A volte mi chiedo come sia possibile, ma alla fine una risposta ce l’ho ed è per questo che ho deciso finalmente di mettere insieme tutto il mio lavoro. Questa volta però il padrone di casa sono io e il progetto l’ho chiamato col nome che volevo da sempre, perché soltanto quando si indossa un casco si riescono a capire le corse dal profondo e come diceva un ragazzo di San Paolo: “the helment hides feelings that cannot be understood”…

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by Giacomo Sgarbossa