Capitolo VII – Una promessa da mantenere, un segno da lasciare nella storia

“Ci ho corso, e vinto, ai tempi delle Sport. Sono molto orgoglioso di aver dato un contributo a questa grande tradizione. E spero anche che la tradizione si rinnovi in futuro in qualche forma”. Inverno 1994. Parole di Micheal Schumacher in merito al suo passato con Mercedes. Una promessa, da rispettare prima o poi in “qualche forma”. Erano i primi anni ’90, quando ai i tempi i giovani ruspanti venivano chiamati “yuppie”. Ragazzi affamati, pronti a tutto; pure a gettarsi col cuore in gola su per l’Eau Rouge affermando, mentendo, di averlo già fatto in passato. Una bugia a fin di bene, una menzogna da classico “yuppie” o forse, più semplicemente, un elogio alla follia. Sta di fatto che fin dal principio la storia di Michael Schumacher aveva già nel suo insito tutti i connotati del romanzo. Continua a leggere Capitolo VII – Una promessa da mantenere, un segno da lasciare nella storia

Capitolo VI – Jo e Pedro, una questione d’onore

Pedro e Jo corsero soltanto una sola volta sulla stessa 917, o meglio, ci finirono per caso. Successe a Sebring nel 1970, anche se a due ore dalla fine la vettura di testa affidata a Siffert e Redman era fuori. I mozzi modificati da 6 a 4 bulloni non tenevano e l’unica chance di vittoria per la Porsche era una rimonta impossibile sulla Ferrari di Andretti. Serviva un miracolo, che poi non accadrà, per recuperare il tempo perso nelle riparazioni e per provare l’impossibile serviva l’aiuto di Jo Siffert,  il primo a potersi per metter di dare del Tu alla 917.

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