Capitolo V – L’altra vita di Jo Siffert

Essere svizzero sarà anche una fortuna per alcuni: vita tranquilla, niente sorprese. Tutto che va prevedibilmente bene; ma se da grande vuoi fare il pilota; credetemi, questa è sfiga. Saranno anche passati sessanta anni dal giorno in cui Pierre Levegh perse la vita a Le Mans e ben sessantasei dall’ultimo vero Gran Premio di Svizzera corso sul magnifico circuito di Berna ma il tempo non ha ancora cancellato un bel niente. Eppure, ancora prima che i circuiti si chiudessero per sempre, il piccolo Joseph “Jo” Siffert capì che l’unica cosa che gli interessava veramente nella vita erano le corse. Continua a leggere Capitolo V – L’altra vita di Jo Siffert

Capitolo IV – “Mas aprisa Pedro”

In una gara di ventiquattro ore i meccanici non hanno tempo per riposarsi, la notte prima della gara dormono molto poco e la sera dopo la corsa in caso di vittoria festeggiano a lungo. Lunedì 1 febbraio fra i meccanici della JW Automotive qualcuno si svegliò maleodorante di champagne, altri ancora in luoghi sconosciuti, tanti persero il loro aereo e nessuno riuscì ad avere un ritorno tranquillo; ma chissenefrega, ciò che importava davvero era altro. “I meccanici Gulf vincono per John Wyer e per la Porsche”, recitavano i giornali, e quella volta Daytona fu semplicemente una questione di cuore.
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