Capitolo III – L’inferno è per gli eroi

Era una mattina di marzo nella Florida inizio anni ’70 e i movimenti culturali del post “Beat generation” erano ancora lontani dalle corse, dove il conservatorismo era ancora padrone di tutto,  nonostante i freschi cambiamenti portati dalla nuova Eldorado scoperta con l’arrivo degli sponsor. Nel paddock di Sebring i soliti piloti più forti del mondo: Henri Pescarolo, Mario Andretti, Jacky Ickx, Rolf Stommelen, Hans Hermann, tanto per citarne alcuni, più tutti i personaggi delle corse americane, come Mike Parks o Dan Gurney. C’è pure il funambolo inglese Mike Hailwood e nella folla gli spettatori scalpitano per fotografare i loro eroi. Tra di loro Louis Galanons, uno dei fotografi più importanti del periodo, che quel giorno portò a casa gli scatti di tutti i suoi beniamini…tutti più uno: Continua a leggere Capitolo III – L’inferno è per gli eroi

Capitolo II – La notte dei lunghi coltelli

La chiamano la “notte dei lunghi coltelli”. Niente di macabro, niente assassini e soprattutto niente fraintendimenti: la motivazione è semplicemente ottica. Basta andare sul logo del delitto per capirlo e vedere dal vivo che effetto fa la “Notte del Turini”. Un budello di luci che tagliano come lame il buio ed il silenzio. Un groviglio di curve infinito fra neve, acqua, ghiaccio e situazioni al limite dell’impossibile. Chi conosce i rally sa di cosa stiamo parlando: la tappa più importante nel più importante di tutti i rally. Vincere qui significa entrare nella storia, sempre e comunque, anche se le cose sono cambiate, anche se le corse ora non hanno più quella magia, anche se ormai niente è più come prima. Nonostante tutto resta il Turini, “l’altare dei giganti”, dove gli dei vengono incoronati o sacrificati. Continua a leggere Capitolo II – La notte dei lunghi coltelli